ASPETTI ARCHEOLOGICI NELLA RISERVA

I siti archeologici presenti nella riserva di Cava Grande si possono riassumere essenzialmente in tre:

  1. Complesso rupestre dei Dieri;
  2. Grotta dei briganti o della "Cunziria";
  3. Necropoli del Cassibile.

I Dieri (volgarmente conosciuti come dderii, villaggio bizantino o grotte re tri pirati) costituiscono un complesso rupestre di tipo trogloditico, una serie di grotte realizzate presumibilmente dai siculi tra il sec. XI e il IX a.C. Tale sito archeologico, ubicato nella parete destra del vallone (lato Avola per intenderci), in corrispondenza della contrada "Monzello di pietre", è raggiungibile da uno stretto sentiero scavato nella roccia (vedi sezione "I sentieri" di questo sito internet). Una serie di grotte scavate nella roccia calcarea a strapiombo nella cava, grotte collegate fra loro da cunicoli a gradini. Un sistema difensivo inattaccabile sia dall'altopiano che dal fondovalle.

Sfruttando un anfratto naturale nella parete opposta a quella dei Deri e per la presenza di una sorgente d'acqua potabile i siculi realizzarono un altro complesso abitativo: quello che oggi è conosciuto col nome di "grotta dei briganti" o della Conceria (Cunziria) accessibile da un pericolosissimo sentiero a strapiombo nella cava. In realtà non si tratta di una singola grotta come potrebbe sembrare dal nome che gli è stato attribuito, bensì all'interno dell'anfratto (che sembra un'enorme grotta) sono state scavate decine di grotte. Nei secoli questo complesso rupestre è stato abitato e sfruttato: dai siculi che lo realizzarono, dai bizantini, dagli arabi che vi realizzarono la conceria delle pelli (da qui il nome Cunziria), fino all'ottocento quando i briganti la utilizzarono come rifugio (da cui il nome "grotta dei briganti).

Più a valle e precisamente là dove il fiume lascia le colline per scorrere nella pianura verso la foce e nelle vicine colline (Cugno Mola, Monte d'Oro, Cozzo Spineta e Cugni di Fazio), i siculi realizzarono altre abitazioni per controllare l'accesso alla Cava ma soprattutto una vasta necropoli, centinaia di grotticelle nelle quali seppellivano i loro morti. Necropoli molto simile a quella che i Siculi realizzarono nelle sponde delle valli di Pantalica.

Cava Grande: una delle meraviglie della Sicilia... E' uno spettacolo maestoso, proprio imponente, sia che dalle rive del fiume si contempli l'altezza delle rocce, sia che dalla loro sommità si ammiri la vastità e la profondità di questa cava... (Jean Houel - 1779)
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